La Croazia è nota come paese di ricca storia, di costa articolata, piena delle spiagge e dei golfi mozzafiato, dei sospiri di storia che erano stati conservati nell’architettura e nell’arte, di cui molte opere d’arte sono alla protezione dell’UNESCO. Inoltre, la Croazia è un paese pieno di possibilità, di avventure tipo paragliding, zipline, surfing, alpinismo, sentieri che portano i ciclisti e gli alpinisti per il paradiso terrestre. Dopo aver scoperto tutte le bellezze della Croazia, essa vi accoglierà nelle sue cantine, ristoranti, pasticcerie famigliari, dove potete provare cucina ricca di sapori, profumi e colori, dissetare bevendo gli ottimi vini, le spremute dalla frutta allevata tradizionalmente, le birre fatte dalle ricette antiche oppure le ben conosciute grappe.
La Croazia è situata geograficamente al Mediterraneo settentrionale e al sud dell’Europa centrale, mentre dal punto di vista geopolitico, essa è un paese mitteleuropeo. La Croazia ha 56 578 mq del territorio continentale e 31 067 mq del territorio marittimo. Nel contesto europeo, essa è un paese medio, mentre nel contesto internazionale è un paese piccolo. Secondo l’ultimo censimento del 2011, la Croazia aveva 4 298 889 di abitanti, cioè il 75,8% per un kmq. La Croazia confina a nord con la Slovenia e l’Ungheria, a est con la Serbia e la Bosnia – Erzegovina, a sud con il Montenegro, e il confine marittimo a ovest lo condivide con l’Italia. La lingua ufficiale della Croazia è il croato, ma i croati di solito parlano bene l’inglese e anche un’altra lingua straniera – spesso il tedesco o l’italiano. La capitale della Croazia è Zagabria, che è il centro politico, economico, scientifico e culturale del paese.
La Croazia è divisa in regioni, e ogni regione ha un suo clima grazie alla specifica posizione geografica. La Croazia continentale ha il clima continentale, la Croazia montuosa ha il clima alpino, mentre nella zona litorale c’è il clima mediterraneo. Le temperature medie nell’entroterra d’inverno sono 0 -2 gradi, e all’agosto 19 – 23 gradi, mentre nella zona litorale la temperatura media al gennaio è 6 – 11 gradi, e d’estate 21 – 27 gradi. La costa mediterranea ha in media 2600 ore solare annualmente, il che la rende una delle più soleggiate del Mediterraneo. La temperatura media del mare è 25 – 27 gradi d’estate.
La Croazia è un paese ricco di storia, cominciando dai tempi dell’età di pietra. Nella zona di Pola, nella grotta San Daniele (Šandalja in croato) sono stati trovati gli oggetti fatti a mano nell’età di pietra. La località più importante della preistoria è nei pressi di Krapina. Nel 1899 Dragutin Gorjanovic Kramberger scoprì gli scavi dell’uomo di Neanderthal e gli strumenti che li usava. Nell’età di pietra, la gente viveva nelle pianure prolifiche dei fiumi e del mare Adriatico. Le culture dell’età di pietra possono essere divise per le località dove erano stati trovati gli scavi. Ce ne sono 4:
In Croazia ci sono rimasti architettonici che testimoniano il soggiorno di popoli antichi nel suo territorio. Si trattava di greci, di tribù illirici, e infine di romani.
I greci cominciarono a formare le colonie sulla costa adriatica orientale nel VI secolo a.C. Il primo posto che faceva parte della colonia greca era Korkira Melajna, sull’isola di Curziola (Korčula in croato). Sull’isola di Lissa (Vis in croato) Dionisio il Vecchio fondò la colonia di Isa. I parani fondarono la città di Far (oggi: la città di Cittavecchia, ovvero Stari Grad in croato) sull’isola di Lesina (Hvar in croato), e le loro colonieprincipali furono Tragurij (moderna Traù, ovvero Trogir in croato) ed Epetij (moderna Stobreč).
Gli illiri facevano i pirati che spesso avevano conflitti con i romani. I romani chiesero alla regina Teuta che vietasse la pirateria, e quando lei non accettò, cominciarono le tre guerre illiriche. Le guerre illiriche finirono verso il 167 a.C. e il Regno illirico fu diviso in tre provincie governate dai romani. I romani conquistarono il Regno illirico solo nell’inizio del I sec. d.C. Costituirono i confini sul Danubio, e il Regno fu diviso in Panonia e in Dalamzia. La Panonina e la Dalmazia fecero parte nelle province più ricche dell’Imper romano grazie alle loro risorse naturali. In Dalmazia c’erano colonie Salona, che era il centro economico, Narona (moderna Metković), e le colonie più importanti a nord c’era Pola. In Panonina le colonie più importanti erano Siscia (moderna Sisak) e Sirmij (moderna Sremska Mitrovica in Serbia). I monumenti più importanti dell’epoca dell’Impero romano in Croazia sono l’amfiteatro di Pola e il palazzo dell’imperatore Diocleziano a Spalato (Split in croato).
Nel Medioevo la Croazia cambiò molti governatori e culture. Cominciando dall’arrivo dei croati nel VII secolo d.C., i tribù croati furono in guerra con numerosi popoli –bizantini, i mongoli, i tribù germanici, veneziani, ottomani. La prima menzione del nome croato nel senso politico fu la menzione del principe Trpimir nel 852, il primo re della Croazia era Tomislav, che facendo guerra contro gli ungheresi per la prima volta unì la Croazia continentale con quella litorale, nei confini (più o meno) moderni. Il primo documento scritto in lingua croata era lapide di Bescanuova (Baška in croato) dell’anno 1025. La Croazia ebbe numerosi influssi culturali con i popoli che erano in guerra con essa. Per questo oggi in Croazia ci sono molte caratteristiche nell’architettura e nell’arte, sempre dall’influsso ottomano, asburgico e veneziano. La Croazia continentale in quel periodo fece parte dell’Impero ottomano e della Monarchia asburgica, e la Croazia litorale sotto il dominio veneziano. Il movimento nazionale croato dell’Ottocento ebbe scopo di unire la Croazia. In quel periodo uno degli avvenimenti più importanti era abolizione della servitù nel 1848, e la persona più importante era bano Josip Jelačić che ebbe più influsso sull’unificazione della Croazia, che accade dopo la caduta dell’Austria – Ungheria.
Dopo la Prima guerra mondiale e la caduta dell’Austra – Ungheria, la Croazia fece parte del Regno dei serbi, croati e sloveni, che dopo diventò il Regno di Jugoslavia. Durante la Seconda guerra mondiale, parte del territorio della Croazia moderna fece parte dello Stato indipendente croato (1941 – 1945). In questo periodo l’Istria, Zara, Cherso, Lussino, Langosta e Fiume erano territori italiani. Dopo la capitolazione dell’Italia, lo Stato indipendente croato ebbe più autonomia su quelli territori, grazie alla Germania.
Dopo la Seconda guerra mondiale, il forte movimento partigiano e il potere popolare in alcuni territori unificarono la Croazia con la nuova Jugoslavia, quella socialista. Negli anni ’60 in Jugoslavi ci furono forti protesti per abrogazione del potere federale, per il mercato libero, e vennero criticate le tendenze unitariste e centralistiche. Dalla insoddisfazione nacque il movimento nazionale con il centro nella Matica hrvatska (un’istituzione culturale croato). Il movimento si espanse nella primavera del 1974, e perciò ottenne il nome ‘La primavera croata’. Con l’espansione del movimento, l’insoddisfazione crebbe anche nelle altre repubbliche jugoslave, e perciò Josip Broz Tito licenziò tutti i magistrati principali dello Stato. Nel 1980 Tito morì, il che portò l’elemento della crisi dell’autorità nella complessissima Jugoslavia, il che portò alla dissoluzione dello stato e alla Guerra d’indipendenza croata, nella quale la Croazia creò i confini moderni.
Le regioni di Croazia sono: Slavonia, Croazia centrale, città di Zagabria, Croazia montuosa, Istria, Quarnaro, Dalmazia settentrionale, Dalmazia centrale e Dalmazia meridionale. Ogni regione ha le sue specificità nel senso culturale, storico, gastronomico e turistico. Vale la pena a investigare e a godere ogni regione.
La Slavonia è piena di campi, di bellissimi boschi, miti e segreti che i locali fieramente trasmettano dalla generazione in generazione. La tradizione della raccolta, di macellazione di maiale , il folklore di musica, di balli, di abiti popolari sono quello di cui la gente della Slavonia è orgogliosa. Da loro sarete sempre ben ospitati. Sempre felici e pronti per fare amicizia, vi offriranno le specialità tipo kulen (salsiccia), čobanac (tipo di minestra) o paprikaš di pesce (sempre minestra di pesce) e vino. La Slavonia è piena delle bellezze naturali, fra quali: parco di natura Kopački rit, Papuk, Kutjevo, poi i monumenti tipo la Tvrđa di Osijek, il palazzo Odescalchi a Kutjevo, gli scavi dell’età di ferro a Vucedol, etno-villagge Karanac, stabile dei lipizzani a Dakovo e moltissimi sentieri e le piste ciclabili per scoprire le bellezze nascoste della Slavonia.
Situata a nord e a nordovest di Zagabria, questa regione nasconde i suoi segreti, come anche le città medievali di Varaždin, Čakovec, Sisak, Samobor, Daruvar, poi le bellezze naturali – colline, boschi, laghi e fiumi, le specialità gastronomiche tipo samoborska kremšnita (un dolce della città si Samobor), štrukle dello Zagorje (piatto simile a strudel), birra e vino… Gli abitanti questa zona sono molto rilassati, e vi ospiteranno come se foste uno di loro, e vi scopriranno tutte le bellezze della regione. A chi piace la storia, sarà eccitatissimo dai castelli Trakošćan e Veliki Tabor, a chi piace wellness può andare alle terme Krapinske, Varazdinske e Daruvarske, dove si può rilassare e scappare dalla quotidianità, a chi piace adrenalina ci sono il Kalnik, la Medvednica e i fiumi della regione che vi sorprenderanno dell’offerta degli sport.
Fiumi, monti, boschi, laghi, grotte e abissi, come anche il maggior numero dei parchi nazionali e dei parchi di natura sono quello che caratterizza questa regione. Sedici laghi di Plitvice, che sono bellissimi in ogni momento dell’anno, sono il parco nazionale più antico dell’Europa. La natura intatta, 157 specie di uccelli, i sentieri che si affacciano alla natura mozzafiato, aiutano a creare i ricordi indimenticabili. Il Velebit è la destinazione preferita degli alpinisti e degli amanti dell’adrenalina, oltre alla flora, ci sono sentieri nella natura dove spesso si possono incontrare anche gli animali, quali conigli, caprioli o donnole. A Smiljan si trova la casa natale di Nikola Tesla, e proprio grazie a lui stiamo scrivendo questo, e voi lo state leggendo e sapendo un’altra ragione per visitare questa parte della Croazia. Le città di Ozalj, Ogulin, Rastoke e Lun sono culla della tradizione della Licca, e camminando per le strade si scoprono i segreti della zone, si scopre anche la bellezza nascosta dal clima forte che d’estate è rinfrescho cercato da tutti.
L’Istria è un insieme di più mondi da visitare per poter sapere di che cosa stiamo parlando. La costa circondata dal mar Adriatico nasconde le città mediterranee di calle strette che creano l’ambiente meridionale, e l’entroterra è verde, pieno di terra fertile e di paesaggi che ricordano alla Provanza e alla Toscana. Cominciamo da nord: a Umago si può visitare l’ATP, poi a sud il parco nazionale di Brioni è famoso non solo per le bellezze naturali, ma anche per le specie animali (ci sono zebre, elefanti, struzzi). Nell’entroterra ci sono le città di Grisignano (Grižnjan in croato), Montona (Motovun in croato) o Colmo (la città più piccola del mondo, Hum in croato) e potete avere esperienza della Provanza alla croata. Poi c’è Rovigno (Rovinj in croato), dove si può fare bagno in una delle numerose insenature. Gli istriani sono orgogliosi della loro cucina e dei loro vini. Provate l’ombolo istriano, la pasta con i tartufi istriani e uno dei numerosi vini, per la cui qualità è responsabile la caratteristica terra rossa dell’Istria.
Il Quarnaro è regione che ha una lunga tradizione turistica già da più di 150 anni. Il paesaggio cambia viaggiando per la regione – la costa piena delle città, fra quali spiaccano Fiume (Rijeka in croato), Abbazia (Opatija in croato), Cirquenizza (Crikvenica in croato), dei posti più piccoli, delle isole, fra quali spiccano l’isola di Veglia (Krk in croato), di Cherso (Cres in croato), di Lussino (Lošinj in croato) e di Arbe (Arbe in croato), e ognun posto ha una sua storia. Poi c’è Gorski Kotar, detto polmoni della Croazia, perché è pieno di boschi. Questa regione è piena di sentieri e di piste ciclabili, perciò molte persone scelgono come la loro destinazione proprio il Quarnaro. Se andate sull’isola di Veglia, potete vedere il poste dove fu trovato il primo documento scritto in croato, sull’isola di Cherso si può vedere il grifone, specie protetta, sull’isola di Arbe ci sono numerosissime spiagge, ad Abbazzia si può vedere il primo luogo turistico di Croazia, e per chi ama lo sport e l’adrenalina, ci sono Bijele e Samarske stijene, e la montagna di Učka.
Il mare azzurrissimo, boschi di pini e olive sono quello che rende la Dalmazia il posto unico nel mondo. Qui si può godere il suono del organo marino di Zara, entrare nel duomo più piccolo del mondo a Nona (Nin in croato), vedere il più grande foro romano dell’adriatico… Se vi decidete di andare in Dalmazia, potete visitare i parchi nazionali di Cherca (Krka in croato) e di Incoronate (Kornati in croato), circondati dal mare chiarissimo. Le isole di Pervicchio (Prvić in croato) e Zlarino (Zlarin in croato) hanno la tradizione dell’eco – allevamento, il che attrae un grande numero di turisti. Le spiagge di Capocesto (Primošten in croato), di Mortero (Murter in croato) e di Incoronate sono i piccoli paradisi, dove potete trovare la serenità, dove vi potete rilassare e riposare. Le città di Sebenico (Šibenik in croato) e di Scardona (Skradin in croato) sono le perle medievali pieni di monumenti storici, ristoranti, dove i piatti vengono preparati dagli ingredienti domestici e secondo le ricette tradizionali della regione.
La Dalmazia meridionale è una regione dove si incontrano architettura e cultura antica e moderna, circondata dal mare chiarissimo. Le città di Spalato e di Dubrovnik sono famose nel monde per la loro storia, cominciata nell’epoca dei greci e romani. Fate una passeggiata per il palazzo di Diocleziano e scoprite i segreti dell’antichità. A Dubrovnik potete camminare per il centro, che è l’ispirazione eterna a numerosissimi artisti, e le mura le hanno rese famose i megahit cinematografici. Le isole di Lesina, Lissa, Brazza (Brač in croato), Curziola, Lopuda, Giuppana (Šipan in croato) e Calamotta (Koločep in croato) vi lasciano andarvene dalla quotidianità. Provate i piatti tradizionali della cucina dalmatica, che includono i piatti di pesce, di olive e di vini.
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